La chirurgia plastica è un tema affascinante e controverso, che spesso viene esplorato nel cinema attraverso storie di trasformazione, identità e bellezza. Questa selezione di film drammatici italiani offre una panoramica delle diverse sfaccettature di questo argomento, mettendo in luce le implicazioni psicologiche, sociali e morali delle operazioni estetiche. Ogni film in questa lista non solo intrattiene, ma stimola anche riflessioni profonde sulla bellezza, l'accettazione di sé e i limiti della scienza medica.

La maschera di cera (1953)
Descrizione: Un horror classico che coinvolge un artista che utilizza la chirurgia plastica per creare figure di cera realistiche, esplorando temi di ossessione e bellezza.
Fatto: Il film è stato uno dei primi a utilizzare il 3D per creare effetti speciali.


La donna che visse due volte (1958)
Descrizione: Un thriller psicologico di Alfred Hitchcock che, sebbene non riguardi direttamente la chirurgia plastica, esplora temi di identità e trasformazione.
Fatto: Il film è considerato uno dei migliori di Hitchcock e ha avuto un grande impatto sulla cultura cinematografica.


La pelle che abito (2011)
Descrizione: Un chirurgo plastico ossessionato dalla morte della moglie crea una pelle sintetica e la utilizza per trasformare una persona contro la sua volontà, esplorando temi di vendetta e identità.
Fatto: Il film è basato sul romanzo "Tarantula" di Thierry Jonquet. Pedro Almodóvar ha dichiarato che questo è uno dei suoi film più personali.


La bella e la bestia (1946)
Descrizione: Anche se non direttamente legato alla chirurgia plastica, questo classico esplora temi di bellezza interiore e esteriore, che sono rilevanti per il tema della trasformazione fisica.
Fatto: Il film è stato diretto da Jean Cocteau e ha influenzato molte versioni successive della fiaba.


La dolce vita (1960)
Descrizione: Anche se non direttamente legato alla chirurgia plastica, il film esplora la superficialità e la ricerca della bellezza nel mondo dello spettacolo, temi affini alla chirurgia estetica.
Fatto: Il film ha vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes e ha avuto un impatto culturale significativo.


La ragazza che sapeva troppo (1963)
Descrizione: Un giallo italiano in cui la protagonista scopre un complotto legato a un chirurgo plastico, esplorando temi di identità e segreti.
Fatto: Il film è stato diretto da Mario Bava, un pioniere del cinema horror italiano.


Il volto di un'altra (1966)
Descrizione: Un film giapponese che esplora l'identità e la bellezza attraverso la storia di un uomo che riceve una nuova faccia dopo un incidente, ma si sente sempre più alienato.
Fatto: Il film è stato diretto da Hiroshi Teshigahara, noto per i suoi lavori sperimentali e filosofici.


La ragazza del lago (2007)
Descrizione: Un thriller drammatico in cui la chirurgia plastica gioca un ruolo chiave nella trama, con un detective che indaga su un omicidio e scopre segreti legati all'identità della vittima.
Fatto: Il film è basato sul romanzo "The Girl by the Lake" di Karin Fossum.


Nip/Tuck (2009)
Descrizione: Un documentario che esplora le storie di persone che hanno subito interventi di chirurgia plastica, mettendo in luce le loro motivazioni e i risultati.
Fatto: Il film ha ricevuto critiche positive per la sua rappresentazione onesta e non sensazionalistica della chirurgia estetica.
